In merito alla chiusura della Provinciale il Sindaco scrive...
Dopo una settimana di chiusura della Provinciale Gallicano-Poli (S.P. 56/A), è doveroso per me fare con voi Concittadini il punto della situazione e opportuno fare chiarezza su quanto è stato fatto dal Sindaco e dall'Amministrazione comunale per il ripristino della viabilità.
Ricostruiamo brevemente quanto accaduto a partire dallo scorso sabato 22 ottobre...
I Vigili del Fuoco della sezione di Palestrina intervenuti sul posto hanno disposto la chiusura al transito pedonale e veicolare della strada in entrambi i sensi di marcia per un tratto di 40 metri circa a causa di uno smottamento della parete tufacea.
Il provvedimento di chiusura è stato tempestivamente notificato al Comune di Gallicano nel Lazio, come anche alla Citta Metropolitana di Roma Capitale, cui compete la gestione della strada, e alla Prefettura di Roma.
Nella stessa giornata ho richiesto e ottenuto la presenza dei dirigenti della Citta Metropolitana del Dipartimento viabilità, compreso un geologo dello stesso Ente; i Responsabili del Comune di Gallicano ed un nostro geologo di fiducia.
I tecnici hanno effettuato ogni rilievo possibile nell’immediato, e nonostante io abbia chiesto che si trovassero soluzioni alternative alla chiusura, non è stato possibile.
Nella mattinata di lunedì 24 ottobre è arrivata l’ordinanza di chiusura emessa dalla Citta Metropolitana di Roma Capitale ed io mi sono attivato per quanto attiene alle mie competenze: ho informato della vicenda e delle pesanti conseguenze per la comunità gallicanese il Sindaco della Citta Metropolitana, il Prefetto di Roma, i Dirigenti della Citta Metropolitana e l’Avvocatura dello steso Ente, chiedendo loro l’immediato ed urgente inizio dei lavori di ripristino delle normali condizioni di viabilità.
In questi casi la normativa prevede che il Responsabile della Città Metropolitana metta in diffida i proprietari dei siti, lasciando loro il tempo necessario per effettuare i lavori ed assicurare il ripristino della viabilità. Se, come prevedibile, i privati risultassero inadempienti, la Citta Metropolitana chiederà al Prefetto di poter effettuare i lavori in danno. A questo punto, ottenuta l’ordinanza Prefettizia, la Citta Metropolitana sarà autorizzata ad intervenire sulle proprietà dei privati ed effettuare in urgenza i lavori.
Questo è l’iter da seguire.
Ho contestato tale iter in quanto lo ritengo troppo lungo e poi mi sono attivato ed ho contattato i privati proprietari degli immobili coinvolti nello smottamento, i quali, su mia richiesta, hanno sottoscritto l’autorizzazione alla Citta Metropolitana ad entrare sulle loro proprietà immediatamente, ovviamente senza assumersi alcuna responsabilità sui lavori e sui costi.
Tutto ciò per tagliare i tempi della burocrazia (tempi di notifica previsti: 30 giorni).
Giovedì 27 ottobre il Prefetto è stato informato della mia iniziativa e tra lunedì e mercoledì prossimi avrò una risposta ufficiale dalla Citta Metropolitana ed il cronoprogramma delle attività che intendono eseguire.
Capisco e condivido il disagio di tutti i Cittadini, tutti siamo costretti ad effettuare percorsi più lunghi con aggravio di tempo e spesa.
Nell’immediato come Amministrazione comunale ci siamo attivati per assicurare il servizio scuolabus e la raccolta rifiuti; abbiamo collaborato con il Cotral perché il servizio di trasporto pubblico si adeguasse alla situazione di emergenza, così su 40 corse giornaliere soltanto due, le meno utilizzate, sono state soppresse.
Chiedo la collaborazione e la pazienza di tutti. Capisco tutto quanto da voi denunciato e ringrazio i tanti Cittadini che ogni ora mi informano di problematiche e mi suggeriscono altre soluzioni. Stiamo tutti lavorando per la risoluzione del problema in tempi brevi.
A causa della totale mancanza di responsabilità di alcuni che nell’arco di ventiquattro ore hanno rimosso più volte le transenne (è stato richiesto l’intervento della Polizia locale per ben 16 volte!), il Responsabile della Citta Metropolitana è stato costretto a installare dissuasori fissi, per cui io mi appello al vostro buonsenso ricordandovi che la strada è stata chiusa per la SICUREZZA di tutti.
Certamente non accetterò mai l’installazione di un semaforo sulla strada in questione, fatto salvo che per il periodo necessario all’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza, poiché ritengo che consentire l’installazione del semaforo come soluzione “temporanea” in passato, e mi riferisco al ben noto semaforo di via del Roseto, abbia notevolmente contribuito alla dilatazione dei tempi per la riapertura della strada: tre anni!
Non posso autorizzare l’apertura di strade alternative, opportunità attentamente valutata, perché nessuna garantisce le condizioni di sicurezza necessarie ed una in particolare è a tutt’oggi un’area di cantiere.
Quello che pretendo come Sindaco è solo la riapertura in tempi brevissimi della Strada Provinciale: questo deve essere il nostro obiettivo principale. Sono convinto che trovare soluzioni alternative contribuirebbe solo a distogliere l’attenzione sulla vicenda e, conseguentemente, a rallentare il ripristino delle condizioni di sicurezza e della viabilità.
Cari Concittadini non pretendo la condivisione del mio operato, ma chiedo almeno la vostra comprensione.
Ringrazio il Prefetto, il Sindaco Raggi e i Responsabili di Gabinetto, i Consiglieri Metropolitani Baglio e Sanna, l’ex consigliere Metropolitano Sordi, i Responsabili della viabilità della Citta Metropolitana, il loro Direttore Ing. C. Di Biagio e l’Avvocatura dello stesso Ente. Tutti loro in questi giorni mi hanno supportato per ogni richiesta e proposta .
Porteremo a casa il risultato, io sono fiducioso.
Vi terrò informati sugli sviluppi.
Il Sindaco
Marcello Accordino